Fodella sul coma della democrazia rappresentativa

Per quel che ne so, l’economista Gianni Fodella dell’università statale di Milano, autore su Internauta di “Riflessioni sull’arte di governare”, ha fatto un percorso di conversione che si avvicina a quello di Agostino, futuro vescovo di Ippona in Numidia.  Questi passò da una convinta militanza nella fede di Mani al cattolicesimo romano, anzi ambrosiano. Fu… Continua a leggere Fodella sul coma della democrazia rappresentativa

RIFLESSIONI SULL’ARTE DI GOVERNARE

Governare – un Paese (uno Stato), un paese (una città o un borgo), oppure una famiglia – è una funzione che non può – né deve – diventare un mestiere. La funzione di governo della cosa pubblica può essere esercitata da chiunque abbia quei requisiti di onestà e probità che contraddistingue l’azione prudente del buon… Continua a leggere RIFLESSIONI SULL’ARTE DI GOVERNARE

In difesa di Massimo Gramellini

Il Buongiorno che ci ha dato Massimo Gramellini su la Stampa qualche giorno fa è di quelli che a noi di Internauta allargano il cuore. “Qualsiasi persona di buonsenso sa anche che, se i Mario Monti si presentassero alle elezioni, le perderebbero”, ragiona l’editorialista che così conclude il suo breve pezzo: Dirò una cosa aristocratica… Continua a leggere In difesa di Massimo Gramellini

RANDOMCRACY: How it would work

On March 22, 2010 the “Daily Babel” carried an editorial titled RANDOMCRACY: the case for a Neo-Athenian Direct Democracy. The opening statement was: “We’re slowly watching Democracy transform itself into nothing more than a stage-play put on by a media-savvy, bank-friendly plutocracy. The average citizen today has no more say on how his or her… Continua a leggere RANDOMCRACY: How it would work

Quale Rivoluzione per l’Europa?

“La verità è sempre rivoluzionaria”. Sono giorni di scandali e rivelazioni sconvolgenti (Berlusconi va a puttane, Sarkozy è un tappetto permaloso e Putin un leader autoritario? Speravamo di meglio…), e la frase di Antonio Gramsci sembra calzare perfettamente sul piedino di Assange. L’australiano si trasforma, da enigmatico soggetto (Hacker? Stupratore? Utile idiota in una triangolazione… Continua a leggere Quale Rivoluzione per l’Europa?

SVIZZERA: IN CHE SENSO DEMOCRAZIA DIRETTA

Le assemblee rappresentative non sono sovrane: l’ultima parola spetta al popolo. Senza ratifica popolare leggi e delibere non hanno effetto. I cittadini decidono anche quando non votano: i politici hanno paura di loro. Estratti da un tableau costituzionale dell’esperto elvetico Hans Tschaeni. In tutti i Cantoni il popolo nomina direttamente gli amministratori-governanti. In alcuni di… Continua a leggere SVIZZERA: IN CHE SENSO DEMOCRAZIA DIRETTA

GLI ELETTI NON SONO SOVRANI

Perché la Svizzera si definisce democrazia diretta. L’ultima parola spetta al popolo: le leggi entrano in vigore solo in seguito a ratifica popolare. L’uomo della strada decide anche quando tace: fa paura ai politici. Estratti da un tableau costituzionale di Hans Tschaeni. la Svolta, 4 aprile 1997 “In tutti i cantoni il popolo nomina direttamente… Continua a leggere GLI ELETTI NON SONO SOVRANI

AGORA’ ELETTRONICO E DEMOCRAZIA DEGLI INTERESSI

Conversazione con un vecchio politico-filosofo. Piero Bassetti: il principio “un uomo, un voto” non funziona più. “Se il fax e la fotocopiatrice hanno portato alla caduta del comunismo, l’agorà elettronico potrà mettere in crisi i sistemi parlamentari. Ma non è solo in Italia che tarda a svilupparsi una vera riflessione sul rapporto tra innovazione tecnologica… Continua a leggere AGORA’ ELETTRONICO E DEMOCRAZIA DEGLI INTERESSI

SORTEGGIO AL POSTO DELLE URNE

Per passare alla democrazia partecipata. Con tutti i suoi difetti, la democrazia moderna resta il punto di riferimento, anche se molti la utilizzano per banchettare come Proci a spese del popolo, e dunque è una democrazia ladra. Si tratta di passare dalla democrazia delegata ad una partecipata. Un cammino lungo, difficile e anche aspro. Lungo… Continua a leggere SORTEGGIO AL POSTO DELLE URNE

Il metodo neo-ateniese contro la mafia

Nel suo editoriale del 26 Ottobre, Angelo Panebianco espone, dalle colonne del Corriere della Sera, una interessante teoria. Unità del Paese e Democrazia rischiano di diventare incompatibili nel Mezzogiorno. Questo perché, secondo Panebianco, senza il Sud non si vincono le elezioni, e da ciò deriva un potere di ricatto enorme a chi difende lo status… Continua a leggere Il metodo neo-ateniese contro la mafia

Giornalismo pedagogico e voto condizionato

Una provocazione per migliorare la democrazia. Non serve un’analisi dei dati Audipress per accorgersi della degenerazione dei media in Italia. Da che esiste in Italia l’informazione di massa, è stata una costante discesa verso ciò che interessa alla gente, rispetto a ciò che le servirebbe sapere. Casi morbosi di cronaca nera durano settimane se non… Continua a leggere Giornalismo pedagogico e voto condizionato

KLEIN: E SE DECIDESSE LA GENTE?

Folgorato sulla via di Atene dal sorteggio. Joe Klein, una delle firme importanti della stampa americana, sembra galvanizzato dalla realizzazione, stranamente improvvisa, che “forse è il momento della democrazia deliberativa” (=non rappresentativa, non parlamentare, non appaltata ai politici col voto). Riportiamo largamente il suo intervento, su TIME del 13 settembre 2010, titolo (abbreviato) ‘What if… Continua a leggere KLEIN: E SE DECIDESSE LA GENTE?

Il voto condizionato

Una provocazione per migliorare la democrazia. Il concetto di democrazia è andato, nelle moderne società occidentali, identificandosi col concetto di democrazia rappresentativa, e legandosi indissolubilmente con quello di suffragio universale. Tuttavia, visto il progressivo deterioramento che è proprio di ogni democrazia, per cui col passare del tempo la maggioranza (che, triste ammetterlo, storicamente non è… Continua a leggere Il voto condizionato

Diritto e dovere di votare

Una provocazione per migliorare la democrazia Nell’attuale sistema, qualsiasi cittadino italiano, compiuti diciotto anni, ha il diritto di voto. La ratio di tale scelta del legislatore è che si ritiene che la maturità e la conoscenza necessarie per votare, si raggiungano con la maggiore età. Un simile sistema ha l’evidente pregio di essere estremamente semplice,… Continua a leggere Diritto e dovere di votare

MORBO DI METTERNICH, PATOLOGIA DEI POLITOLOGI

Sbotta Giovanni Sartori in un suo editoriale (Corriere 9.9.10): “Ma allora a che serve il sistema parlamentare?”. Appunto: di buono, quasi zero. Di pessimo, quasi tutto. Fu questo, non la Résistance, il merito imperituro dell’eversore Charles de Gaulle: aver tramortito a partire dal 1958 il parlamentarismo francese. La III Repubblica aveva avuto 69 governi e… Continua a leggere MORBO DI METTERNICH, PATOLOGIA DEI POLITOLOGI