GIOVANNI MAGNIFICO VANTO PUGLIESE COME G. CONTE E COME ALDO MORO

Nei giorni che vedono confermato al pugliese Giuseppe Conte il rango di uomo di Stato, sia o no egli destinato a governare a lungo, è giusto additare un’altra figura di primo piano, anch’essa espressa dalla Puglia: peraltro con meriti scientifici molto superiori a quelli dell’accademico oggi a Palazzo Chigi.  Si tratta dell’economista Giovanni Magnifico, nato o fiorito a Bari.  Nel declinare del Novecento ci fu una fase in cui la stampa più importante e qualificata d’Europa e del mondo anglosassone, e più ancora la letteratura economica, davano grande risalto ai contributi alla teoria monetaria di Magnifico, membro del vertice della Banca d’Italia. Magnifico era forse il più noto tra i monetaristi italiani Nulla di simile può vantare, a livello internazionale, l’attuale presidente del Consiglio (come del resto lo stesso Aldo Moro, prima di assurgere alla gloria e al martirio).

Giovanni Magnifico si rivelò negli anni Cinquanta come vincitore del prestigioso riconoscimento assegnato dall’Istituto d’emissione a un giovane economista, nel nome di Bonaldo Stringher, primo governatore della Banca centrale.  Entrato autorevolmente nell’Istituto, Magnifico raggiunse l’alta posizione di consigliere, proiettato verso gli incarichi più alti. Al di là dei conseguimenti di carriera -il Nostro pervenne alla presidenza di una banca milanese- sono da sottolineare la sua reputazione internazionale e i molti rapporti con le personalità che dominavano la scienza monetaria occidentale. Chi scrive ebbe l’onore di conoscere Magnifico alla vigilia di un suo trasferimento negli Stati Uniti. Sempre chi scrive dovette più tardi a Magnifico la presentazione a Robert Mundell, cattedratico alla Columbia University, il quale contava tra i propri discepoli alcuni tra i principali esponenti della scienza monetaria statunitense. Tutti sanno che Mundell è pervenuto al premio Nobel per l’economia, ma in più occasioni egli ebbe a dichiarare a chi scrive l’alto apprezzamento che sentiva di dovere all’acuto studioso venuto dalla Puglia. Tra l’altro Mundell mi disse queste cose nel raccoglimento della sua storica villa senese, che era stata una rocca rinascimentale.

La Puglia aveva dato allo Stivale anche un predecessore purtroppo importante di Magnifico, di Aldo Moro e di Conte: il malaugurato Antonio Salandra, presidente del Consiglio nel 1915, quando un destino infausto volle vincente il leader dell’ala conservatrice e guerrafondaia del partito liberale,  su Giolitti che tentava di sventare il nostro intervento nella Grande Guerra.  Affiancato dal ministro degli Esteri Sidney Sonnino, Salandra impegnò l’Italia a entrare nel conflitto a fianco di Gran Bretagna e Francia. I due governanti della mala sorte fecero ciò che fecero nella cupidigia di conquistare territori e colonie. I seicentomila morti che soffrimmo non bastarono a farci conseguire gli obiettivi additati dall’imperialista Salandra, nato a Troia provincia di Foggia.  Invece furono sufficienti a provocare l’avvento di Mussolini e la catastrofe del Secondo conflitto mondiale. Salandra fu il figlio degenere di quella che era stata la Secunda Regio nell’impero di Ottaviano Augusto e, a fine vita, la terra prediletta di Federico II, imperatore svevo.  A Foggia lo Svevo tenne corte magnifica in un palazzo oggi distrutto. La vicina Lucera si erge oggi a testimonianza dello splendore dello Svevo.

L’elenco delle pubblicazioni di Magnifico è troppo lungo e irto per questa sede.  Citiamo di passaggio “Il sistema europeo di banche centrali. Problemi di transizione e di gestione”, edito nel 1990 dalle Edizioni Scientifiche Italiane. Nell’opera “Squilibri finanziari e spiragli di soluzione”, Luiss 2008, Magnifico individua nella normativa europea sulle finanze pubbliche nazionali alcune carenze e i possibili miglioramenti.  Per esempio, il deficit eccessivo è trattato allo stesso modo in contingenze di segno opposto. L’ambito di riflessione è sempre l’economia dell’intera area europea. Magnifico propone un’agenzia di raccordo tra i gestori dei debiti pubblici nazionali.

I meriti scientifici di Giovanni Magnifico e quelli ideali di Aldo Moro hanno onorato la Puglia; il governo di Giuseppe Conte potrà forse onorarla, a compenso delle sciagure inflitte da Antonio Salandra: il quale ultimo lamentò nelle Memorie di non essere stato insignito di un titolo nobiliare, dopo avere tanto beneficato la Patria!

Antonio Massimo Calderazzi