Elezioni: votare second-best, ascese resistibili e declini

Non ci sono partiti o movimenti che capiscano bene i problemi europei, abbiano programmi del tutto convincenti (NON parlano della necessità di rafforzare Ricerca e Sviluppo specie da parte delle aziende), presentino tutti candidati credibili, che dimostrino indiscussa abilità e garantiscano alta probabilità di interventi saggi e innovativi, popolarità e di susseguenti successi.

Conviene ricorrere a criteri simili a quelli della teoria economica del “second best” (Lipsey-Lancaster). Se si mira a ottimi irraggiungibili, i risultati sono peggiori di quelli ottenibili mirando più in basso. Quindi elenca i candidati in scala decrescente: criminali, frodatori, incompetenti, bugiardi, irresponsabili, burini e scegli i “meno peggio” all’altro estremo.

Attenti ai noti gruppi di centro-destra e di populisti italiani. Foscolo disse che “l’onnipotenza delle umane sorti è alterna”. Non disperiamo: uscimmo anche del fascismo – sanguinosamente. Evitiamo oggi chi progetta tribunali in piazza e giudizi dati su Internet: dimostra ignoranza profonda proprio sulla Rete (che professa di capire e amare) e anche su tutto il resto. Quando un pubblicitario vuol fare il guru, svela di essere uno scervellato. Non crediamo a magnifiche e progressive sorti promesse da “criminali che fanno trappole per i fessi” (come disse Kipling).

 

Continuo con un mio pezzo del Marzo 2013 (che nessuno pubblicò), sul povero movimento Grillo-Casaleggio – su cui invito a riflettere.

 

Nuovo Ordine Mondiale: incultura. chiacchiere – senza distintivo  17/3/2013

Il comico inglese con bastoncino, baffetti e bombetta era più bravo di quello genovese coi capelloni. Il Grande Dittatore aveva un simbolo con doppia croce invece della svastica: distintivi riconoscibili, anche se insensati. Invece le 5 icone di M5S ricordano alberghi di lusso e contraddicono gli slogan di risparmio e rifiuto contributi pubblici. I programmi di quel movimento sono vuoti. I contenuti mancanti non vengono surrogati dalle urla nelle piazze, né da parole disseminate in rete con blog, video, chat, twitter. I toni ieratici e la preminenza di personalità individuali ricordano la Dianetica dello scrittore di fantascienza Ron Hubbard, poi trasformata in Scientology (chiesa condannata per vari reati e che diffonde confusione di idee inutili).

Una delle basi culturali di M5S è un video pretenzioso (su Youtube e su Gaia Casaleggio): NWO, New World Order. Descrive il nuovo ordine mondiale. Usa molta grafica: icone animate, foto e carte geografiche. La voce inglese, chiara e assertoria, dice che il 14/8/2004 è cominciata la rivoluzione della conoscenza. Ne elenca i precursori fra cui:

L’Impero Romano: aveva 100.000 kilometri di strade, percorse da messaggeri, da commercianti e da legioni. Le orde di Gengis Khan si concentravano contro un nemico dopo l’altro in base alle informazioni trasmesse da staffette veloci. Savonarola e Lutero diffondevano i loro messaggi riformatori in molte copie. Diderot e D’Alembert, con l’Enciclopedia, e Voltaire col Dizionario Filosofico, disseminarono l’illuminismo. Mussolini usò la radio per indottrinare gli italiani. Hitler si assicurò il successo coi film di Lena Riefenstahl. Clinton e Obama diventarono Presidenti usando TV e Internet. Al Gore non riuscì a essere eletto Presidente, col suo movimento internazionale massmediologico blaterava di disastri – riscaldamento globale antropico – e prese un premio Nobel finto. Beppe Grillo adottò la comunicazione online e nelle piazze e urlando chiacchiere si è affermato nelle elezioni. Il video glissa su quei personaggi che fecero ben presto una brutta fine e passa a profetizzare gravi crisi dei paesi occidentali, di Cina, Russia e Medio Oriente.

Vaticina: nel 2020 scoppia la Terza Guerra Mondiale. Le armi nucleari e batteriologiche uccidono miliardi di persone. (è bestiale che consideri inevitabile questo rischio estremo senza dire una parola su che cosa fare per averterlo!) Ne resterà in vita solo un miliardo e farà grandi passi verso la rivoluzione della conoscenza collettiva. Dice che spariranno libri, giornali, radio, TV: saremo tutti uniti in rete. Dice che è vitale comunicare in rete, a parte i contenuti. (Decenni fa, lo aveva detto Marshall McLuhan: “The Medium is the Message”: il Messaggio è il Mezzo, e, già allora, era un’asserzione irrilevante e stupida).

Dice che comunicheremo di continuo manifestando le nostre idee (quali?) e i nostri desideri realizzando nel 2040 la “Net democracy”: democrazia in rete. Dice che nel 2047 Google comprerà Microsoft e realizzerà “Earthlink” la nostra identità online: chi non l’avrà non esisterà più. Sostiene che nel 2050 l’intelligenza collettiva in rete risolve problemi difficili con una struttura chiamata “braintrust”; che nel 2051 sarà abolita ovunque la pena di morte; che nel 2054 ci sarà GAIA  il governo mondiale senza partiti, religioni, ideologie; che saremo liberi e parteciperemo alla “collected knowledge”: conoscenza raccolta. Un altro video apre con; MAN IS GOD di sapore Nietzschano. Questa accozzaglia informe denota la incapacità di distinguere un belin da una cattedrale, come si dice a Genova. Ma proviamo a raccogliere almeno qualche brandello comprensibile di discorso.

Per parlare di conoscenza bisogna averla – e si ottiene studiando. Questi M5S e il loro ispiratore pubblicitario non studiano. Usano un linguaggio scheletrico (che ravvivano con turpiloquio banale) e riesumano “catchword” (neologismi di moda) presi in prestito ovunque. Da Alvin Toffler riprendono l’affermazione che non ci saranno più produttori e consumatori: saremo tutti “prosumer” (producer + consumer). Però non afferrano nessuno degli acuti ragionamenti di Toffler: le idee sono dimenticate e resta solo un nominalismo inefficace.

Da Second Life, video giochetto del 2003 rapidamente declinato, si trae la convinzione che nel 2027 Prometeus, altra enorme risorsa online descritta sempre vagamente, ci darà SPIRIT. È un trucco online che permetterà a ciascuno di noi di diventare chi vuole: crearsi una nuova personalità e avere nuove esperienze nel tempo e nello spazio. Esempi: assistere a eventi sportivi e rivivere guerre, rivoluzioni, cerimonie.

Queste aperture sono presentate come prodotti originali, personalizzati – ottenuti da attività cooperative in rete. Non sarebbe così. Creare animazioni è un lavoro altamente professionale eseguito da persone addestrate. Anche questi prodotti sofisticati hanno qualità variabile. Se sono improvvisati da chissà chi hanno bassa qualità e non servono a niente. Questi sedicenti guru credono che diffondere conoscenza sia un lavoro facile da realizzare con sapienza in pillole, slogan, icone, schemi, video. Non hanno mai sentito dire che “Ars longa”.

Un obiettivo importante del nuovo ordine mondiale sarebbe l’abolizione dei diritti d’autore. Al copyright si sostituisce il “copyleft”. Tutti possono copiare  e disseminare ogni scritto, ricetta o formula. Questo accadeva nei tempi antichi e giravano testi apocrifi, degradati, centonati. Liberalizzare tutto è concetto attraente (che ricopiano da altri), ma non serve a ottimizzare la qualità. Propongonola “Opencola” una lattina vuota su cui è stampata la ricetta della CocaCola. Ognuno se la fa da sé. Saranno libere le ricette delle medicine, anche queste ce le faremo da noi. È facile prevedere che sprecheremmo tempo e denaro, ottenendo risultati inefficaci e anche letali.

Un altro video presenta l’arma segreta per assicurarsi i vantaggi delle comunità online. Sono gli “influencers”, gli influenzatori: giovani persone che indagano su quali siano le scelte migliori e convincono il pubblico a uniformarsi con recensioni e con tweet. Le comunità impareranno a scegliere teorie, credenze, vestiti, gadget, luoghi per le vacanze. Trarranno cultura e saggezza da Wikipedia, competenze professionali da Linkedin, amicizie da Facebook.

In questi ambienti, dunque, girano poche idee, ma confuse. Non è vero che qualunque cosa abbia spazio on line abbia anche significato e valore notevoli. Non sono sullo stesso piano Google, Wikipedia, Linkedin, Facebook.

Google è un ottimo motore di ricerca che permette in tempi minimi di reperire informazioni di ogni tipo. Lo usi gratis – e non ti aspetti che sia un distributore di verità assolute. Gli inventori, Larry Page e Sergej Brin sono diventati miliardari con la pubblicità, ma vanno considerati benefattori, oltre che innovatori straordinari. Wikipedia è un’opera di notevole valore, anche se molto ineguale. Chi collabora gratuitamente a disseminare proprie conoscenze su questa enciclopedia aperta compie una buona azione.

Linkedin permette di contattare persone interessanti professionalmente in vari campi. Appartenere a Linkedin, però, non è una patente di competenza professionale. Facebook permette di comunicare con amici vecchi e nuovi, non registra dati, né conoscenze e serve anche a trasmettere notizie neutre o pettegolezzi.

Concludo: il mezzo non è il messaggio. I messaggi seri e utili non si improvvisano. Aiutare pubblico e giovani ad acquisire buoni criteri di giudizio è meritevole, ma la scuola lo fa troppo poco. Chi è a favore della rivoluzione M5S dovrebbe a meditare su questi punti e a informarsi. M5S sarà un fuoco di paglia. Nel 1946 il Movimento dell’Uomo Qualunque di Giannini mandò in Parlamento 30 deputati. In Francia nel 1956 Poujade protettore dei piccoli artigiani, ne mandò 52 all’Assemblé Nationale. Durarono poco.

Roberto Vacca