I politici italiani sono i più immorali dell’Occidente (Matteo Renzi l’ha messa più circoscritta: “Abbiamo la peggiore classe politica della storia europea degli ultimi 30 anni”). E chi è il più immorale -considerando tutti i comportamenti- tra i politici italiani? Fino a una settimana fa pensavo al fidanzato/nonno della Pasquale. Oggi il top del vituperio spetta a una pin-up cinquantaduenne, ancora erotizzante. Se essa non avrà ciò che merita, sarà perché la nostra politica è porcina.
Nessuno avrebbe saputo fare meglio di Boldrini quanto a insensibilità, sostanziale cinismo e scempiaggine, tipo Maria Antonietta di Francia che alla plebe suggeriva di mangiare brioches (la ghigliottina giustiziera la punì). Essere andata, la montecitoria, a singhiozzare a nostro carico sul catafalco di Mandela, senza alcun pretesto ufficiale, era già pessimo in sé. Esserci andata con un manipolo di portaborse, con la scorta e col compagno attesta al di là di ogni dubbio che la Terza Carica della malarepubblica è stata attribuita, appunto, a una pin-up. Perchéciò sia avvenuto, non si sa. Forse per lo stesso svarione collettivo che fece governatore il suo mentore, venuto dagli spalti della Rivoluzione pugliese con un vezzoso orecchino.
L’accusa di sessismo, moralismo e omofobia non turbi chi ne è vittima anzi gratifichi, data la fattispecie. Portando in vacanza breve il fidanzato, nell’aereo ufficiale e nel momento più nero dell’annus horribilis dello Stivale, la madama di Montecitorio si è qualificata come svelta allieva del Similsovrano, il quale non deflette dall’addossare ai sudditi i costi del Quirinale e della Casta che presiede: sapendo che sono costi infami. A suo tempo la trasferta erotica in Sud Africa sarà perseguita: questa o quella magistratura imporrà il risarcimento sia del danno erariale, sia dell’ulteriore macchia sul Paese. Peraltro Boldrini potrà farsi perdonare la sfrontatezza se in anticipo si dimetterà per unirsi alle Ziegfeld Follies.
Il femminismo di precetto rivendica a favore della Nostra il diritto a trasgredire coll’amante all’obbligo di non danneggiare uno Stato a già infima reputazione, per la ragione che per millenni si è tollerata la trasgressione dei personaggi maschi. Tuttavia oggi l’esasperazione degli italiani è tale che travolgerebbe un dolente maschio se al funerale africano avesse portato la fidanzata.
Si è detto: il presidente del Consiglio ha associato la moglie al pianto disperato per la morte di un novantacinquenne. Ma Letta ha sbagliato di grosso (o meglio, si è comportato da bramino della Casta). Non doveva ospitare alcuno, nemmeno la moglie, nell’aereo che è nostro non suo. Il ruolo di rappresentanza del coniuge, qualunque coniuge, va abolito checché ne pensi il Cerimoniale della Farnesina. Le consuetudini diplomatiche sono pessime e stupide, è ora di liberarcene onde quadruplicare i WC a Lampedusa.
In più vanno aboliti i voli di Stato, vendendo l’apposita flotta; l’arcitradizionalista Premier britannico viaggia il più possibile sui voli di linea. Va cancellata la presenza dei governanti ai funerali e alle sceneggiate altrui, persino in ambito Schengen. Lode a chi rifiuta le convenzioni. Giorni fa l’aspirante premier Renzi si è presentato alla pompa degli auguri di corte in Quirinale in abito chiaro: non c’è elogio che basti a chi ha spregiato il protocollo dei pavoni e dei tacchini del Colle. Meglio ancora ha fatto, Matteo, a lasciare la Reggia prima del rinfresco pagato dall’IMU. Le cronache dicono che la vasta piazza del Quirinale nereggiava delle limousine delle Alte Cariche. Quando esigeremo che le Alte Cariche vadano a piedi, e che gli auguri al Similsovrano li facciano via SMS?
La Repubblica nata sui sacrifici e sui delitti della Resistenza dovrà azzerare una volta per sempre coniugi e concubini di ambo i sessi. Letta doveva lasciare a casa non solo la moglie: anche se stesso. Non aveva bisogno di volare a Johannesburg per piangere. Bastava recarsi alla locale ambasciata in gramaglie. Anzi bastava una mail listata di nero.
Basilio