LE NOTTI DI VALPURGA: RITI E CONNUBI SATANICI DELLA SILVIOLATRIA

Molti sospetti saranno leciti se la Cassazione o la Consulta salveranno Berlusconi. Se smentiranno due ordini di giustizia per amore di un pluricondannato, benché padrone di un partito e socio forte del governo. La Cassazione è fisicamente troppo vicina ai vertici della politica per essere impervia a ogni condizionamento. La Corte costituzionale gestisce direttamente la manomorta partitocratica imposta dai Padri e Nonni costituenti. Per i superlegali ingaggiati a vita dal Cav non sarà troppo arduo dare la vittoria alla prescrizione.

Se questo avverrà, i superlegali avranno una volta di più rafforzato l’anomalia italiana: un imputato al potere. Ma il responsabile finale dell’anomalia non è il plutocrate di Arcore, bensì la Sinistra italiana. E’ dal 1919, quando i socialisti massimalisti credettero di poter conseguire i successi dei bolscevichi russi, che la nostra sinistra rafforza il sistema che tenta di combattere. Un secolo di lavoro pour le Roi de Prusse. Un tempo questo Re era il capitalismo dei padroni; oggi è una loro mezzadria con le masse attraverso l’edonismo consumista.

Cominciarono, lo abbiamo visto, gli ammiratori domestici di Lenin capeggiati dagli aspiranti rivoluzionari Serrati, Bordiga e Gramsci. Presto quei fieri rivoluzionari dovettero scoprire che per praticare la violenza insurrezionale occorre essere più forti degli avversari. Erano più forti questi ultimi, i fascisti, a breve seguiti da quasi tutti gli italiani. Se il Duce non avesse fatto l’errore fatale del 10 giugno 1940, il suo regime sarebbe durato assai più di quello di Franco. Solo sotto il terzo o quarto successore del Duce i nostri intellettuali di sinistra avrebbero preso ad attenuare il loro entusiasmo per le opere del Regime, bonifiche pontine, colonie estive e Accademia d’Italia incluse. Fossero nati il giusto numero di anni prima, i Matamoros del nostro progressismo furibondo sarebbero stati fascisti , pressocché tutti.

Arrivò la Resistenza e il PCI fece  credere agli idealisti -quali Orazio Pizzigoni di ‘Internauta’, forse il più giovane tra i partigiani feriti gravi nei giorni della liberazione- che combattevano e uccidevano per far nascere un mondo migliore. Invece ebbero l’onta dei crimini di Stalin e il mondo del One per Cent, del Cav e della Casta. L’oligarchia che ci opprime e deruba è la combutta tra gli opportunisti eredi del togliattismo e gli opportunisti del vecchio ceto padronale.

In ogni caso la gente, gli abitatori dello Stivale, non ha più perdonato il parabolscevismo del 1919, la ferocia gappista del 1944-45 e, dopo d’allora, sessantotto anni di sinistrismo buono a niente. Risultato: pur di tentare di espellere la Gauche dal potere i più tra i nostri connazionali  scelgono ad occhi chiusi tutto ciò che non è sinistra: prima il monarchismo giolittiano, poi il fascismo, la DC, Craxi, Berlusconi. Tutto ciò che la Gauche tocca, appassisce. Non per niente il “Dizionario  Moderno” di Alfredo Panzini (Ulrico Hoepli, Milano, 1927) reca alla voce ‘gauche’: “parola francese, talora  usata nel senso di malpratico, maldestro, inetto, goffo”.

Se oggi ci incupisce la prospettiva che alla fine l’imputato Berlusconi trionfi, la colpa finale è della Sinistra, la quale nel 2019 compirà un secolo di sconfitte per mano della maggioranza sociologica. Un giorno, avendo un piede nell’Aldilà, il Cav dovrebbe diseredare figli, mogli, madame ed escort e lasciare la propria fortuna alla nostra Gauche, che tanto ha fatto per la sua gloria.

Eppure l’interrogativo resta: punire la sinistra sì, ma perché tanta Silviolatria in alcuni milioni di stivalesi? Alla loro testa il Pdl urla uno sdegno implacabile contro i magistrati, specie contro la corte d’appello milanese. Ma non dovrebbe il Pdl ringraziare Dio per una condanna che in teoria potrebbe liberarlo di un presidente lubrico e imbroglione?

Resta un’ipotesi cui nessuno sembra aver pensato: la Silviolatria come culto satanico. Nelle notti dei sabba medievali le streghe e i praticanti la magia nera si accoppiavano tra loro e col Diavolo. Questo spiegherebbe la foia delle Amazzoni e dei Falchi che tumultuano sotto i palazzi di giustizia. Ma per la cieca fedeltà al Cav dei benestanti e dei would be benestanti è tecnicamente difficile immaginare che partecipino in massa agli sconci accoppiamenti e alle liturgie orgiastiche della Walpurgisnacht. Per tenere a bada le sinistre merovinge (=buone a niente), oltre a tutto co-dirette dal Vezzoso di Bisceglie- non basterebbero  dei semplici Monti e Casini?

Porfirio