ROBERTO VACCA – DIARIO DEL SETTEMBRE 1943

Avvenimenti del Settembre 1943 seguenti l’armistizio – visti da Roberto Vacca sedicenne da via Ruggero Bonghi a circa 700 metri dal Colosseo.

 

8 settembre

Ore 13 – voci sull’Armistizio

Ore 20 – Notizia ufficiale dell’armistizio [Generale Badoglio a Radio Roma]

 

9 settembre

Ore 2 – rumore lontano di colpi di cannone o scoppi di mine a intervalli di pochi secondi che durano più o meno fino alle ore 16

Ore 13 – notizie di sbarco americanoa Napoli– notizie da ambienti del Ministero Cultura Popolare (in Via Veneto) di sbarchi americani a Genova, Livorno, Civitavecchia. Al Reparto Medio Oriente dello stesso  Ministero viene bruciato l’archivio-

Ore 18 – voci di movimentitedeschi eamericani verso Roma. Rumore più vicino di spari (cannoni). Voci di combattimenti fra soldati italiani contro fascisti e tedeschi. Voci di occupazione tedesca dei Castelli. Passaggio di truppe.

Ore 22 – Manifestini inglesi esortano a combattere contro i tedeschi. Bombe forse tedesche su Piazza dei Siculi (vicina, fortissima), via Sisto V, Castro Pretorio – reazione al bombardamento. Allarme aereo che dura dino alle 22.

 

10 settembre

Ore 10 – spari più vicini (Ostiense, San Paolo). Passaggio di truppe italiane motorizzate e corazzate

Ore 12 – 13 – spari sempre piùvicini eforti – voci di disfatta italiana alla Cecchignola. Comunicato (forse falso) del Gen. Caviglia  che assicura vita normale a Roma. Continui spari. Allarme aereo fino alle 15. Scoppia uno shrapnel molto vicino: pallette in cortile e in terrazza.

Ore 15-16 – Militari e civili in fuga. Combattimenti a San Paolo (1) – linea alla Piramide Cestia. Spari, bombe e motori per tutte le strade vicine.I tedeschisarebbero entrati in città. Arriva alla scuola Ruggero Bonghi il colonnello di cavalleria Nisco  con 4 cavalleggeri, gli ultimi del suo squadrone. (2) Èrosso econgestionatissimo in faccia. I cavalleggeri si fanno dare abiti borghesi. Il colonnello non si levala divisa.  Icavalli saranno portati via due giorni dopo. Spari, colpi di pistola e bombe a mano per le strade fino alle:

ore 19:30 – Radio Roma annuncia un accordo italo-tedesco firmato dal Gen. Calvi di Bergolo e Kesselring che assicura la cessazione delle ostilitàe passaggiodei tedeschi fuori dall’Urbe. Voci di occupazione tedesca diMilano ealtre città del Nord. Seguitano sparivicini elontani

ore 21:30 – spari più lontani che finiscono alle 22

 

11 settembre

Il Gen Calvi di Bergolo ha assunto il comando  del Governo Libero di Roma alleato dei tedeschi che hanno in città l’ambasciata, l’EIAR e la centrale telefonica. Le truppe tedesche non passeranno per l’Urbe. Continuano sparivicini erari e cannonate lontane non molto frequenti.

 

12 settembre

I tedeschisisono insediati in Italia come in territorio occupato. In Italia vigono le leggi di guerra tedesche. Tutto dipende da loro.Calvi eisuoi uomini collaborano coi tedeschi.

 

24 settembre

Calvi di Bergolo con il suo aiutante è asportato dai tedeschi nel suo ufficio e portato via per ignota destinazione. (3)

 

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(1)    Fra i combattenti a Porta San Paolo anche: Sandro Pertini, Ugo La Malfa, Bruno Buozzi.

(2)      Il Tenente Colonnello Enzo Nisco dopo aver combattuto a Porta San Paolo, si era ritirato probabilmente dopo l’arrivo dei blindati tedeschi.

(3)      Calvi (genero dire Vittorio EmanueleIII) fu tenuto prigioniero deitedeschi eliberato dagli Alleati  entratia Romail 5 Giugno 1944. Morì nel 1977.