Questo vuole essere un appello. Chiunque voglia potrà aggiungere la propria firma:
“Siamo convinti che il web sarà sempre più nel futuro uno strumento per favorire la partecipazione dei cittadini e diminuire il peso dei politici di mestiere nella gestione della cosa pubblica. Pensiamo che però questa partecipazione non possa che essere mediata e selezionata, di modo da mettere al servizio della comunità le eccellenze esistenti, evitando però pericolose degenerazioni populistiche. Condividiamo una forte delusione, quando non un motivato disprezzo, per molta della sedicente classe politica del Paese. Tuttavia non vogliamo avere nulla a che spartire con Beppe Grillo, salvo una generica fiducia riposta nella potenzialità di Internet. Di Beppe Grillo disprezziamo gli obiettivi, i metodi e le parole. Riteniamo che se mai giungesse al potere riuscirebbe addirittura a fare più danno che i politici che vuole soppiantare. Perchè un pur genuino spontaneismo dal basso non può, in assenza di una struttura che selezioni e impieghi (ma non secondo i criteri spartitori dell’attuale politica, bensì secondo quelli del merito e della trasparenza che noi riteniamo il web potrebbe garantire, se adeguatamente sfruttato), essere la risposta ma anzi, solo un aggravio del problema”.
Tommaso Canetta