Se il dato è vero -187 persone si sono suicidate nel 2010 per motivi economici- siamo a una tragedia quale nessuno se la attendeva così grave. I governanti che non sentissero l’urgenza estrema di fare qualcosa di straordinario risulterebbero peggiori di quelli di cui Mario Monti ci ha liberato. Risulterebbero i peggiori in assoluto dal 1945. Abbiamo il diritto d’essere certi che il Premier vorrà agire. Che dimostrerà di non essere l’uomo della Bocconi e della finanza internazionale.
Ove ci siano elementi per temere un gesto estremo, ove si conosca una situazione umana particolarmente dolorosa, un rappresentante del governo, il locale prefetto, meglio un ministro, contatti personalmente la persona in pericolo per annunciare un soccorso vero, la sospensione dei sequestri di Equitalia, la corresponsione di un sussidio. Il disperato terminale va aiutato a prescindere. I costi dei sussidi vengano coperti da cespiti di finanza straordinaria. Mario Monti e il capo dello Stato potrebbero rivolgersi insieme al paese, a reti unificate e derogando a tutte le prassi, e lanciare un Prestito di fratellanza.
Per garantirne il rimborso e gli interessi del Prestito i due presidenti dovrebbero annunciare la pronta vendita di beni pubblici non essenziali e il taglio di spese che, nelle circostanze, sono delittuose: l’acquisto di armamenti, la perpetuazione delle attività ‘di prestigio’, quali p.es. i ricevimenti diplomatici a Roma e nel mondo. E’ vero, gli F35 sono indispensabili per difenderci dalla vendetta dell’Albania, della Turchia, di Addis Abeba, Asmara e Mogadiscio, di altre capitali che abbiamo colonizzato o offeso nei secoli (siamo non poco esposti per le vittorie delle legioni romane!). Ma non abbiamo già tre o quattro gloriose armi (a ciascuno dei cui feldmarescialli con Maserati paghiamo mezzo milione l’anno, per non parlare del decoro che assicuriamo alle relative vedove e badanti?). Se le tre-quattro Armi non sono sufficienti a salvarci almeno dall’assalto sqipetaro, che le teniamo a fare? Per fornire ascari gratis alle imprese di conquista di Obama/Romney? La spending review di Monti e Passera, quando comincerà? Difendiamoci da Tirana con la panoplia che abbiamo, e gli F35 li compri l’Arabia Saudita.
Niente potrà giustificare l’inazione, ove si tratti di salvare delle vite. L’inazione dovrebbe giustificare una sorta di impeachment. Ciò premesso, sancito una volta per tutte l’obbligo della collettività di scongiurare sia i suicidi, sia la miseria estrema, quasi niente si potrà fare per l’altra sciagura di cui si hanno notizie recenti: nel 2011 hanno chiuso quasi 12 mila imprese, prevalentemente piccole; un record sul quadriennio. Mentre i suicidi e la fame delle famiglie vanno scongiurati a tutti i costi, le imprese senza mercato o inefficienti non vanno salvate. Difendere la condizione imprenditoriale non è una priorità sociale. Meno che mai lo è ripristinare il benessere consumistico, la vacanza Club Mediterranée e un veicolo per ogni componente della famiglia. Al contrario dovrebbe diventare priorità la evangelizzazione contro l’idolatria del denaro, perfino contro l’ossessione del lavoro e del migliorare. Lo sviluppo, l’arricchimento, non può essere ininterrotto. Nemmeno la mobilità sociale è un valore, quando il perseguirla produca aberrazioni e parossismi. Qualcosa è sbagliato quando un umile muratore si indebita fino agli occhi per presentarsi al lavoro col pick-up costoso quanto un Suv. Quando un giovane al primo impiego sente di dover comprare casa con cantinetta e garage.
Meriterebbe campagne ampie ed autorevoli il dissuadere dal guadagno, dalla carriera, dall’ascensione sociale. Passi l’aspirazione alla crescita: come potrebbero scoraggiarla i Monti e i Passera? Ma quanto più felici vivono coloro che se ne liberano. A riflettere, povero è bello.
Porfirio