Non ho mai avuto la pretesa di votare per il Grande Fratello. Non ho mai seguito il reality show nelle sue varie edizioni, né mi hanno mai appassionato le vicende umane (più o meno reali) che si svolgevano nella “casa”. Chi siano Floriana, Jonathan, Filippo o Patrick, lo so giusto perché i telegiornali o la Gialappa’s Band ogni tanto me ne hanno parlato. Avrei anzi trovato molto ingiusto da parte mia immischiarmi nelle decisioni sulla sorte dei protagonisti, magari sull’onda di una sola settimana di (scarsa) attenzione. Me ne mancano le basi, l’interesse e la competenza per farlo, e non è una vergogna ammetterlo. Che di Grande Fratello decidano coloro che ne sanno di Grande Fratello, è il mio motto.
Il televoto è un diritto, e per esercitarlo serve coscienza e competenza. Sarebbe arrogante da parte mia sfruttare la possibilità di votare, pur non essendo interessato al reality e non capendone nemmeno le dinamiche.
Si obietterà: “ma a te cosa cambia se voti o meno? E dai, vota, divertiti! In fondo puoi”. Verissimo, a me non cambia niente. Quelli a cui cambia sono le persone che magari con mesi di attenta osservazione hanno imparato a conoscere le complesse interazioni all’interno del Grande Fratello. Se ne sono anche appassionati, e per loro è importante l’esito dello show.
Bene. Dal televoto al voto, non c’è che un passo. E se tutti i discorsi fatti per un popolare reality show possono, con le dovute cautele, essere trasferiti alla politica, non si vede perché debba andare a votare una persona che orienta le proprie scelte sul criterio del “è un bell’uomo”, “è simpatico”, “è il presidente della mia squadra di calcio”, “Crozza che lo imita mi fa ridere” (ogni riferimento a persone reali è puramente voluto).
Anche qui viene facile l’obiezione: è un diritto, è possibile esercitarlo, anche sulla base di criteri idioti. In fondo a me, che su tali criteri fondo la mia decisione, votare o non votare cosa cambia? Come appunto nel televoto, a chi preme il bottone o mette una X, cambia poco. Il problema è tutto di quelli che al voto attribuiscono importanza, e per votare hanno deciso di informarsi, e magari è una vita che lo fanno. Non che serva una laurea o l’essere connessi al mondo dell’informazione tutti i giorni tutto l’anno. Basta avere quel minimo di coinvolgimento che serve per appassionarsi allo show, pardon, alla politica, ed essere interessati – anche in modo non disperato – al risultato delle elezioni.
Per favore, o tu elettore che sai perfettamente che della politica non te n’è mai fregato nulla; tu che addirittura te ne fai un vanto di essere disinteressato e di non capirne una beneamata; tu che decidi cosa votare nella settimana precedente le elezioni in base a criteri che tu stesso non sai definire in altro modo che idioti; tu, per favore, il giorno del voto stattene a casa, guardati un film, cucina, fai l’amore, leggi un libro, dedicati a tutte quelle nobili attività che suscitano la tua attenzione e la tua passione. Ma non annacquare col tuo disinteresse e la tua ignoranza ostentata il voto di chi, anche nel suo piccolo, prova a decidere con una parvenza di razionalità. Una volta dato, il tuo voto vale quanto il suo. Anche se uno è costato mesi o anni di energia cerebrale e l’altro è stato deciso nella pausa-cacca la vigilia delle elezioni.
Già che sono in argomento, mi corre l’obbligo di citare una proposta di riforma elettorale avanzata da un amico, penso in modo provocatorio ma non so fino a che punto. Il voto alternativo: o voti per il Grande Fratello, l’Isola dei Famosi, San Remo etc (non mi è chiaro se l’elenco sia tassativo o si fondi su criteri generali), oppure voti per il Parlamento italiano. In questo modo sicuramente il voto alle elezioni verrebbe scremato: tutti coloro che, lo dico senza alcun moralismo, preferiscono decidere chi uscirà dalla Casa – perché il tema li appassiona di più che la politica – non avranno nemmeno la tentazione di voler poi decidere chi entrerà nella Camera e nel Senato. Io per parte mia, sempre in virtù dell’assoluto rispetto che nutro nei confronti di chi decide di votare per i reality o simili, continuerò ad astenermi dal televoto.
Solone X