Merkel e Sarkozy vogliono un nuovo trattato europeo. Non è ancora chiaro il metodo con cui apporteranno le modifiche, nè il numero di Stati che verranno coinvolti (17 o 27? o 2?). Quello che emerge dalle indiscrezioni circa i contenuti è comunque spunto di riflessione.
In particolare si vorrebbe limitare l’autonomia fiscale degli Stati membri, inserendo parametri più stringenti e sanzioni efficaci a loro presidio, dando in cambio più libertà di agire alla Banca centrale europea. Un’ulteriore riduzione di sovranità nazionale degli Stati in favore dell’Unione europea.
A questo punto viene da chiedersi dove siano gli strenui difensori della democrazia, quelli che hanno lamentato per anni “il deficit democratico” dell’Europa. Almeno nella nostra patria, possibile che si siano resi conto che tanta più intermediazione c’è tra la base e i centri decisionali, meglio è? Perchè mai come con l’ultimo governo italiano si è dimostrato l’assunto, che da mesi Internauta prova a diffondere, per cui quando sceglie la popolazione in base alle proprie idee si ottengono risultati peggiori rispetto a quando le scelte vengono calate dall’alto da un elite competente e (il più possibile) disinteressata.
Tommaso Canetta