AL CAVALIERE
Consiglio A: Da come si mette la situazione, la cosa più semplice è riparare al di là degli oceani. Di notte, quando i cameramen dormono, fugga con uno o più mezzi della flotta aeronavale che possiede, senza avvertire nemmeno Letta (lui resti per insediarsi, secondo la Sua designazione, al Quirinale, tempio della virtù repubblicana). Riparare dove? Qualunque repubblica delle banane, degli ananas, delle conchiglie etc. nelle Piccole Antille, nella Melanesia, ovunque non esista trattato di estradizione, oppure esista ma faccia lo stesso. Una parte degli avvocati e praticanti di Ghedini lavorino subito ad assodare dove non si dia pericolo che un’elezione o un putsch metta al potere gente che poi firma un trattato d’estradizione.
Ancora più pratico sarebbe, una volta individuato lo Stato sovrano giusto, comprarlo a cancelli chiusi. Basta far invaghire di Lei, al tempo stesso duro campione del fare e charmeur incantatore dei ceti medi, la classe politica locale, senza distinzione di partito però rafforzando l’operazione con bonifici bancari. Ma attenzione a non dimenticare la popolazione minuta: perciò un telefonino o tre pacchi di mezzi ziti o fusilli ad ogni iscritto alla marmaglia dello Stato sovrano in parola. Il costo complessivo, ragguardevole ma non troppo, sarebbe comunque inferiore a ciò che Ella ha speso finora per parlamentari, escort e adolescenti in fiore (del male), nonché per soccorrere magnaccia caduti in miseria.
Una volta comprata la nazione di nuova indipendenza e i suoi abitanti, Ella sceglierebbe ad libitum il proprio ruolo istituzionale: monarca costituzionale e aperto al Nuovo, tipo Juan Carlos; monarca assoluto e sanguinario, al limite cannibale, alla Idi Amin o imperatore Bokassa; oppure presidente a vita, con diritto di farsi succedere da prole e discendenti. L’indispensabile Parlamento, senza il quale la Democrazia e il Bene appassiscono, sarebbe composto a rotazione dai glutei più provocanti della popolazione femminile. Importanti cariche istituzionali ad Alfano, Fede e Lele Mora. La Minetti comanderebbe un corpo di istruttrici delle legislatrici di cui sopra.
Un’accortezza: per non dare nell’occhio, imbarcare escort, vallette, il Giuliano Ferrara perdutamente innamorato di Lei e di G.W. Bush, più la ministra Brambilla e i redattori de ‘Il Giornale’, in un volo di Stato. Nessuno si sorprenderà, e il kerosene per il lontano reame da Lei acquistato lo pagherà la Cassa Depositi e Prestiti.
Consiglio B: Volendo evitare gli inconvenienti della latitanza, On. Satiro-in-Chief, mandi Giuliano Ferrara, l’emaciato aedo della ‘Presidenza combattente’ che ha schiacciato il terrorismo, a Washington a chiedere a Panetta di mandare i Navy Seals (i giustizieri di Bin Laden) a spaventare a morte i Poteri Forti dei Salotti Buoni milanesi e romani, così ingrati verso gli Uomini del Fare; cosicché i grandi media da essi posseduti smettano di chiederLe un passo indietro.
Non si faccia tentare dall’on. Cicchitto, il quale le proporrà di chiedere l’annessione dello Stivale ai Cantoni Elvetici, dove i comunisti non operano. Infatti in essi Cantoni, retti a democrazia quasi-diretta, il popolo decide in via finale coi referendum; e il popolo non Le è favorevole, causa invidia del Suo irresistibile charme, in Svizzera raro.
E non si faccia nemmeno suggestionare dal Trota, all’anagrafe Bossi jr, il quale, proclamata la Padania a nome di Papà, vorrà strumentalizzare Lei Cav al fine di padanizzare il Centro Sud. Le Muse e le Menadi vogliono che il Centro Sud resti berlusconiano, incantato dalla Sua padronanza della melode napoletana; nonché da come Lei vinse la battaglia della Monnezza ed ammaliò le Istituzioni comunitarie.
AGLI ANTICAVALIERE
1. Cercate di convincere la prole di Silvio, nonché la ieratica Veronica, a chiedere al Tribunale del Riesame di interdire il loro illustre Congiunto, in considerazione del danno patrimoniale (=miniaturizzazione della legittima) inferto loro quotidianamente con gli acquisti esorbitanti di Viagra e di parlamentari, nonché coi soccorsi a Giampi, Lele Mora e Fede quando accusano momentanei vuoti di cassa e di etica.
Dovreste altresì indurre i berlusconidi a presentare istanza perché il Tribunale assegni la tutela giudiziaria sull’Interdetto a Rodolfo De Benedetti, ben più imparziale del padre, ripetutamente confermatosi prevenuto nei confronti dell’infelice Papà.
2. Desiderando un taglio più netto coll’infelice Diciassettennio, i Padri nobili del Pd (Prodi D’Alema Parisi e Rosi Bindi) chiedano a Panetta, nel nome dei servigi prestati dall’Ulivo per far sorgere la maxibase USA a Vicenza, di mandare i Navy Seals a sterminare il Cav e i suoi Lubrichi nel corso di un’orgia coll’intero corpo di ballo delle Bluebells.
3. Preferendo una soluzione incruenta, ottenere dai cardd. Bertone e Bagnasco, in cambio di un raddoppio dell’8 per mille, la scomunica del Cav, la sua condanna alle Fiamme Eterne e la lettura della relativa Bolla in tutte le chiese dello Stivale. A scomunica spiccata, non opererà più l’intercessione di Mamma Rosa e della Zia Monaca a favore del Ragazzaccio, in fondo buono e/o incompreso.
terzo f.llo De Rege