Lucio Sergio Catilina, il Congiurato per antonomasia, non aborrì il governo di Cicerone – suo mortale avversario; grande avvocato e uomo di lettere ma politico un po’ alla Prodi- tanto quanto lo scrivente disistima la repubblica oligarchica nata dalla Resistenza e cresciuta nelle tangenti. Eppure il suddetto scrivente, quando da Wall Street arrivò la crisi che oggi ci costerna, fu talmente fesso da prevedere: questa volta sarà diverso, la nostra classe politica farà un gesto, mostrerà di voler condividere i sacrifici e gli sgomenti dei suoi elettori. Si limerà alquanto gli introiti, i privilegi, i fringe benefits, i vitalizi in tempo reale. Sergio Rizzo, sommo esperto con G.A.Stella del saccheggio dei politici, stima a 3 miliardi il costo del Parlamento +Quirinale. Tutta la politica, 23 miliardi secondo la ricerca UIL.
Invece zero. Anzi hanno accettato senza riluttare gli ulteriori incrementi retributivi imposti ex lege dalle scale mobili più amiche -dei presidenti di cassazione, dei contrammiragli, dei protonotari, degli arciciambellani. Anche volendo, hanno spiegato, non potremmo rifiutare. Accettare era, e sarà, atto dovuto.
Né io scrivente fesso né voi intelligentoni ci aspettavamo leader e Mosé così sfrontati. Credevamo avrebbero destinato uno zero virgola % ad opere di carità: orfani degli annegati nel Mediterraneo, vittime di Fukushima o semplicemente carta igienica per i nostri asili. No. Zero. Forse che Al Capone si autoriduceva gli incassi?
Ciò è OK in termini di legge. Però non si lamentino, gli Al Caponi che siedono nei centomila seggi e poltrone della repubblica sorta dal sangue dei partigiani+fascisti e dallo stress degli avvisi di garanzia, se in ogni contrada dello Stivale sorgeranno piccoli Catilini ad odiare le Istituzioni e i loro gerarchi. Lucio Sergio Catilina fu sconfitto e ucciso in battaglia dalle parti di Pistoia. I molti Catilini sentiranno di vendicarlo sognando per i loro politici -quando verrà il Giustiziere, ed essi tripudieranno- campi di lavoro, fili spinati e ranci disgustosi. Con confisca dei beni, quasi tutti profitti e furti di regime.
Catilina jr